Da sempre si parla di quanto la produzione di certi alimenti vada a impattare sul nostro ambiente. Tutto ciò che noi produciamo ha un impatto sull’ambiente, anzi, tutto ciò che facciamo su questo pianeta ha un impatto sull’ambiente, ma se ci si sofferma per un momento solo in quella che è la produzione di cibo, si possono scoprire tante cose interessanti e, per certi versi inquietanti. Basti pensare all’impatto che ha sull’ambiente la produzione di carni bovine, che non solo è diverso da quello della produzione grissini, prodotti da forno, pasta, ma anche della stessa produzione di carni, ma di altri animali.
Cosa dicono gli studi
C’è un articolo che è stato pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences che illustra come la produzione di carne di manzo abbia il peggior impatto ambientale rispetto a quella di altri prodotti e perfino di quella di altre carni ricavate da animali che non siano manzo. Ma spieghiamo subito il perché tale produzione di carni di manzo ha un così alto impatto sull’ambiente. Intanto per cominciare rispetto ad allevamenti diversi da quelli dei bovini, occorre avere a disposizione 28 volte più terra rispetto ad allevamenti di altri animali, 11 volte più acqua di irrigazione e si emettono 5 volte di più gas serra. Occorre concime azotato in quantità 6 volte maggiore rispetto a quanto ne occorra per altri tipi di allevamenti.
Impatto degli allevamenti animali sull’ambiente
Allargando il discorso a un argomento più generale, gli alimenti di origine animale richiedono l’utilizzo di ben 3,7 milioni di chilometri quadrati di terreno, circa 12 mila mq a persona, o per farsi un’idea, basti pensare che viene dedicato all’allevamento di carni circa il 40% del territorio americano, se si immagina di quanto possa essere grande questa nazione, si può capire rapidamente delle proporzioni delle quali si sta parlando. Chiaramente una parte di questo terreno viene impiegato per la produzione dei mangimi per gli animali allevati, coltivazioni per lo più, che richiedono il 27% delle acque irrigue della nazione, oltre alla necessità di utilizzo di concime azotato per circa sei milioni l’anno.
Un impatto davvero troppo grande
I gas serra prodotti nei soli Stati Uniti per la produzione di carne è pari al 20% di quelle del settore dei trasporti e al 5% della produzione di gas serra di tutta la nazione. Questi però sono solo gli studi che riguardano gli Stati Uniti, ma se si pensa che vi sono economie emergenti come quella delle Cina e dell’India, si può arrivare a capire quali dimensioni possa assumere questo fenomeno. Occorre certamente cercare di limitare i danni e, sicuramente, di cambiare direzione.